
Tra i tanti libri letti, credo che uno, più di molti altri, meriti di essere recensito. Il libro di cui parlo si intitola “Un tris di cuori”.
Un tris di cuori
Scritto da tre autori, Patrizia Saccà, Paolo Fresi e Sara Rubatto, è stato pubblicato nel 2019 dalla casa editrice Il Rio di Mantova.
Il titolo del libro, “Un tris di cuori”, è una raccolta di tre storie personali, accomunate da un unico comun denominatore: la capacità di rialzarsi dopo aver subito un colpo dal quale molti non riescono a reagire.
Non si tratta di problemi economici o sentimentali, anche se questi vengono profondamente scossi, ma di problemi legati ad una improvvisa disabilità sopraggiunta. Un aspetto, quando si è sani, a cui nessuno pensa.
Dei tre autori, con uno di essi, un rapporto di profonda amicizia mi lega da oltre 20 anni. Si tratta di Paolo Fresi, un uomo con U maiuscola, conosciuto egli inizi degli anni duemila, all’interno di una azienda nella quale lavoravamo. A quel tempo avevamo il nostro ufficio che si affacciava su piazza del Parlamento, a due passi dal cuore pulsante delle principali istituzioni del belpaese.
Un giorno, Paolo partì con la sua moto, e da quel momento la sua vita è cambiata per sempre.
Recensione libro
Sin dalle prime pagine del libro, leggendo quanto scritto da Patrizia, mentre racconta la sua infanzia, si percepisce quando bella sia la vita, ma quanto drammatico può essere un incidente capitato all’improvviso.
Racconta quando lei, una piccola bambina amante della natura, veniva portata nella casa in Toscana a stare con Falco Nero, il cavallo che più di ogni altra cosa amava. A quell’epoca, come ogni ragazza, aveva un sogno. Il suo era quello d poter cavalcare.
Quando il sogno fu spezzato da un tragico incidente, nonostante la giovane età, ebbe la forza di ripartire. Con sogni diversi ma con lo stesso spirito. Decise di ripartire, questa volta dal tennistavolo. Ed ebbe ragione.
Numerose furono le medaglie conquistate con la nazionale, fino a quando, ai giochi di Torno 2006, divenne alfiere della bandiera paraolimpica. Una storia da esempio per tutti.
Sara Rubatto, invece, era già un’atleta dalle grandissime potenzialità quando il fato la costrinse a cambiare rotta. Nuotatrice instancabile, tanto da essere chiamata “pesce” da suo fratello Lorenzo, vinse divere medaglie in diversi campionati nazionali ed internazionali.
Quando, in seguito ad una tachicardia, scopri che i suo “grande” cuore, era in realtà malato, la vita prese un’altra piega. Anche se il cuore era spezzato, decise di usare la sua grande forza interiore per forgiarsi.
Iniziò a studiare sulla materia, fino a quando, la sua disavventura divenne lo strumento con la quale aiutare tante persone che avevano avuto problemi simili.
Paolo, quando si svegliò dal coma, non riusciva a capire se tutto ciò fosse vero oppure solo un incubo da scacciare. Purtroppo era tutto vero, ma anche lui ebbe la forza di risollevarsi.
Spezzato nel fisico, ma non piegato nell’animo, ricominciò una nuova fase della vita.
Tanto cha adesso, dopo tante operazioni e terapie, ha ricominciato a viaggiare, lavorare e fare sport. Per usare le sue parole: «ho ritrovato la mia strada ed oggi posso dire di essere felice di vivere la mia nuova meravigliosa vita».
Valutazione
Questo libro diventa pertanto una guida, per coloro che si vedono costretti ad affrontare le avversità che la vita potrebbe riservare. Che siano problemi fisici, economici o sentimentali, questi possono essere superati con la determinazione e la forza di volontà. Patrizia, Paolo e Sara ne sono l’esempio.
Percepire le forti emozioni di coloro che fino a pochi istanti prima erano “normali”, forse può aiutare a capire quando fragile sia la nostra vita. Soprattutto deve farci riflettere su quanto importante sia viverla nel rispetto degli altri.
Dopo aver letto la recensione del libro Un tris di cuori, non vi resta che leggerlo d’un fiato. Non ve ne pentirete!